Se
durante il vostro viaggio alla Costiera Amalfitana avvistate dei
vigneti, delle scalinatelle, l'acqua azzurra del mare, il paesaggio
puntellato di case sparse, cupole e campanili fatti con pregiate
ceramiche, il Fiordo ed il borgo intatto, siete giunti a Furore.
Il nome antico di tutta la zona era “Terra Furoris”,
per l'assordante frastuono che il mare ed il vento facevano nelle
notti di tempesta. Le notizie che abbiamo riguardo le sue origini
ci indicano Furore come un semplice casale della Regia città
di Amalfi, a vagliare questa tesi troviamo che alcune delle famiglie
più importanti hanno dato il nome a luoghi e strade: Li Summonti.
Le Porpore, Li Cuomi, Li Candidi. La sua particolare conformazione
fisico-geografica, l’ha resa una roccaforte inattaccabile
anche al tempo delle incursioni saracene che hanno devastato quasi
tutti i paesi circostanti. Il Fiordo è stato importantissimo
in passato perché rappresentava un porto naturale, nel quale
si svolsero fiorenti traffici ed essenziale per lo sviluppo industriale
delle cartiere e dei mulini alimentati dalle acque del ruscello
Schiatto. Saltano subito all’occhio del visitatore i
Murali
di Furore che le hanno conferito l’appellativo di “
Paese
dipinto”.
Questi affrescano case, edifici pubblici e piazzette e che costituiscono
un museo
en plein air. Dopo aver ammirato le sue meraviglie
naturali ed artistiche, consigliamo di visitare le Chiese di S.
Giacomo, S. Michele Arcangelo e S. Elia interessantissime da un
punto di vista architettonico e ricche di storia. La Chiesa di S.
Elia conserva al suo interno un trittico quattrocentesco ad opera
Angelo Antonelli da Capua, raffigurante la Madonna col Bambino,
S. Elia e S. Bartolomeo. Nella chiesa di San Giacomo (XI secolo)
sono stati recentemente rinvenuti pregevoli affreschi di scuola
giottesca attribuiti ad Odorisio. Continuando la passeggiata per
poter scendere al fiordo si utilizzerà una suggestiva scalinatella
lungo la quale si nascondono antiche cartiere, canali, mulini e
grotte preistoriche. Si notano le verdi distese di vigneti che forniscono
vini che ben si accoppiano ai piatti locali, gli stessi vini che
hanno ottenuto il marchio D.O.C. e vengono venduti in Italia e all'estero.
Ma quando si parla di Costiera Amalfitana si parla soprattutto di
limoni, e anche a Furore viene prodotto il limone sfusato amalfitano
che ha alcune caratteristiche che lo rendono inconfondibile come
il profumo intenso e la polpa succosa e dolce. D’estate avvengono
alcune manifestazioni popolari da non perdere come quella di S.
Maria delle Grazie (2 Luglio); Madonna del Carmine (prima domenica
d'agosto); S. Pasquale (ultima domenica d'agosto), “
I Giorni
della Cicala” spettacoli estivi di musica leggera e classica,
all'aperto, e la “
Sagra del fico d'India” prima
domenica di Settembre, grande festa popolare di antica tradizione
con gastronomia e folklore locale.
Da visitare:
Le Chiese di S. Giacomo, S. Michele Arcangelo e S. Elia.
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Via dell´Amore, 1
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B&B LA CASA DEL MELOGRANO
Contrada Le Porpore - Salita Lina Pisacane, 5
B&B LE MARELLE
Via G. B. Lama, 50
AGRITURISMI A FURORE
AGRITURISMO SERAFINA
Via Picola, 3 - Loc. Vigne
AGRITURISMO S. ALFONSO
v. Sant'Alfonso, 6
Come arrivare a Furore
In Auto:
autostrada A3
Napoli - Salerno fino all'uscita di Castellamare di Stabia. Proseguire
per la ss. 366 per Agerola fino a Furore.
In aereo:
Aeroporto Capodichino
di Napoli, bus per la stazione ferroviaria, treno per salerno e
bus per Furore.
In treno:
Fino alla stazione
di Salerno e poi bus per Furore.